Grazie a Tiferett (Un anno di noi)

Molti followers di Kalosf, condividono la sua passione per le fotografie di Tiferett. E molti si ispirano a Kalosf tanto quanto a Tiferett (forse addirittura più a lui che a Kalosf). E’ capitato perfino che qualcuno abbia letto una somiglianza tra le foto di Tiferett e quelle di Kalosf, legando questi nomi nei post.

Tiferett è arrivato su wordpress qualche settimana dopo che Kalosf ha iniziato a pubblicare. Ancora oggi per chi va a guardare i primissimi post (anche nella categoria “reinvention”) vedrà un nome che commenta attraverso la mail. E’ la sua firma.

In realtà Kalosf e Tiferett o meglio coloro che stanno dietro questi nomi, si conoscono da prima che nascessero i loro blog. Ambedue stavano dentro un altro social ed ambedue contemporaneamente ne sono usciti, a distanza di pochissimi giorni.

Paradossalmente non si troveranno molti commenti di Kalosf sotto le fotografie di Tiferett. In qualche modo sarebbe banale commentare se stessi. Ed è questo che a volte capita. Alcune foto di Tiferett potrebbero essere di Kalosf e viceversa. E’ per me un privilegio ed un onore che questo accada, perchè Tiferett è davvero capace di esprimere sentimenti, emozioni, perversioni dell’animo come pochi. Perciò davvero grazie. Per le tue foto, per la tua amicizia. Per ogni cosa.

Il suo blog che vi invito a visitare (in ed oltre il mio giudizio personale ed umano) è: https://tiferett.wordpress.com/

La fotografia che vedete è stata scattata da Tiferett e da me editata. Lo ringrazio per avermi permesso di usarla.

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Grazie ad Eufemia (Un anno di noi)

Con Eufemia è tutta una storia di stile. Come altre “amiche” di Kalosf, il nostro incontro si lega al multiblog “La nostra commedia”. Le sue creazioni poetiche, perchè di questo stiamo parlando, hanno una caratteristica che le accomuna: lo sfondo linguistico. Eufemia non è solo un’elegante scrittrice, ma io direi anche una ricercatrice della parola. I suoi testi sono sempre misurati, precisi ma in qualche modo possiedono un “blur” particolare, che li rende sognanti, morbidi, come potrebbe essere una visione di luce fantastica. Il suo blog tutto da visitare è: https://ilfiumescorreancora.wordpress.com/

In realtà tra me ed Eufemia ci sono vari elementi in comune, non ultimo un viscerale interesse per il fantasy ed in particolare per Tolkien, al quale ella ha dedicato varie sue composizioni e pubblicazioni.

Eufemia ha voluto perfino scrivere un racconto, utilizzando le fotografie di Kalosf… E, tanto per narrare un aneddoto, quando mi chiese se potevo rileggerlo, immaginando un racconto lungo, io le diedi un appuntamento di lettura per qualche mese dopo (era un periodo per me lavorativamente complesso). Mi colpì la sua umiltà. Nonostante sia una scrittrice, Eufemia mi rispose con garbo e pubblicò. Solo allora mi resi conto che la narrazione era di poche pagine (ed era per altro molto bella). E mi sentii uno stupido.

Più di una volta Eufemia ha “utilizzato” le mie fotografie, dando ad esse una profondità nuova e svelandomene “anfratti” sconosciuti.

Per questo ti ringrazio. Per tutte le emozioni che mi hai dato e per quelle che utilizzando le foto di kalosf, hai condiviso con tutti noi. Grazie. Di cuore. (Ps: ho scelto la prima delle tue composizione alla fine, tralasciando la passione comune. L’ho fatto perchè è così bella che per me rappresenta un ottimo finale alla carrellata di amici che sono stati parte del compleblog. Grazie ancora).

 

Nei colori dell’alba

 

Nei colori dell’alba

tra le lacrime della luna,

attenderò altre stagioni;

come un’anfora vuota il tempo

sul fondo illusioni di pioggia

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Grazie a Daniele Cerva (Un anno di noi)

Spesso scrive in modo struggente. A volte motivi contingenti lo portano a sparire da wordpress, ma quando torna le sue composizioni sono riconoscibilissime per l’intensa umanità che sprigiona, per quella sottile “sofferenza” che è costituzionale  dell’essere umano e che lui riesce a cristallizzare nelle sue righe. Le sue parole possono essere molte o poche, ma ciò che scrive è sempre asciutto. Sempre profondamente sentito.

Il suo blog è infine squisitamente uno spazio di poesia, che va visitato per capire come un uomo legga la realtà dei sentimenti ed in quale maniera li esasperi o li viva. Eccolo: https://danielecerva.wordpress.com

 

Grazie Daniele per le emozioni al maschile che ci doni e per quel tuo mondo emozionale così ricco di sentimenti e sensazioni.

 

Eterno ritorno

 

Tutto torna

La marea e la nebbia

Il vento e la pioggia

L’alba e il tramonto

Il giorno e la notte

La luce ed il buio

L’estate e l’inverno

Solo noi e la vita

Non torniamo più

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Grazie a Rosemary (Un anno di noi)

Parlare di Rosemary è complesso. Il suo stile netto e naturale contrasta con la profondità che anima le sue composizioni. Apparentemente semplice, appassionata della natura in tutte le sue sfaccettature, Rosemary segue in realtà gli istinti del cuore, il mondo che racchiude nella sua passionalità. Il volto nascosto nelle sue poesie è spesso leggiadro, ma si intende sotto una levigatura che non è durezza, ma a suo modo sostanza, forza, decisione. 

Oltre che in un libro, raccoglie i suoi scritti nel blog che vi invito a visitare: https://rosemary3x.wordpress.com/ , blog per altro decisamente colorato, nella ricerca delle immagini che danno un significato a volte più profondo (quasi un’interpretazione) ai suoi scritti.

Grazie Rose, per i commenti, per quelle veloci chiaccherate e gli scambi di pensiero che sono avvenuti tra noi. E grazie per le tue composizioni. Sempre all’altezza. Anche quando sperimenti.

 

 

 

Sfuma il ricordo

crepuscolo di nulla

che il tempo spegne

 

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Grazie a Marco (Un anno di noi)

Credo che Marco sia entrato tra gli amici di Kalosf attraverso il multiblog “La nostra commedia” (un’esperienza di condivisione di poesia, immagini e sperimentazioni che vi invito di cuore a visitare).

Marco è soprattutto un uomo che ha vissuto ed ha trasformato la sua esperienza (reale e attraverso la realtà, immaginaria) in poesia, mostrando sentimenti a volte estremi per immagini e percezioni. Le sue composizioni sono dense e riflettono stati d’animo ambivalenti, nettissimi e taglienti o dolcissimi e passionali. Vi invito a vedere e leggere il suo blog, anche per godere di un’esperienza poetica maschile: https://ipensierielepoesie.wordpress.com/

Grazie Marco per le tue parole e per avermi voluto donare un tua composizione (per altro bellissima). Grazie davvero.

 

Sempre vento

Sempre vento

agita i miei cupi pensieri

sempre acqua

inumidisce le voluttuose labbra.

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Grazie a Lamelasbacata (Un anno di noi)

Il suo mondo wordpress è come questo post che mi ha offerto. Un affastellamento di emozioni diverse, di pensieri contrastanti. La sua è una storia, ma è molte storie, come i suoi pensieri che si rincorrono nei post che scrive e che trovano spazi nuovi in quel suo modo di raccontarsi e raccontare. Se il lettore vuole seguire delle logiche, non le troverà certamente. Se qualcuno vuole seguire un disegno ordinato, certamente non è questo il blog ideale nel quale “rifugiarsi”. Qui bisogna avere coraggio. Il coraggio di tuffarsi in una tempesta. In un mondo emozionale in perpetuo movimento, che si alza e si abbassa con la stessa forza di un mare. Tutto richiama tutto, perchè tutto parte dalla vita di una persona, dalle sue sensazioni ed emozioni. Ma niente è come dovrebbe essere. Per lo stesso motivo.

Ecco perciò il suo blog:https://lamelasbacata.wordpress.com/ e grazie per la tua originalità nel descriverti e nel descrivere quello che vivi!

 

Andare in Loop 

 

  1. (inform.) insieme di istruzioni che, all’interno di un programma, viene ripetuto ciclicamente fino al conseguimento del risultato voluto
  2. (mus.) nella tecnica di registrazione, ripetizione di un campione audio; funzione di apparecchi per la riproduzione del suono, lettori Mp3 ecc. che permette di ripetere automaticamente un brano o una serie di brani
  3. (aer.) acrobazia che consiste nel percorrere una traiettoria ad anello
  4. (sport) figura obbligatoria del pattinaggio artistico, che consiste in un salto scivolato eseguito dando la spinta con la gamba destra e atterrando sulla sinistra dopo aver effettuato una rotazione

Mi capita sovente di andare in loop con la testa.

E’ una sensazione così difficile da spiegare che ho dovuto cercare le corrette definizioni, prima di riuscire dare forma alle mie sensazioni.

Ho immaginato la scia dei miei pensieri che volteggiano eleganti come lucciole, descrivendo un perfetto anello, roteando senza gravità, a dispetto delle leggi della fisica.

Mi innamoro follemente, il più delle volte di una canzone, di un libro o di una poesia, e mi prende una frenesia ostinata di conoscere tutto di quel musicista o di quell’autore.

Ascolto ossessivamente le canzoni, alcune le imparo a memoria -intanto tengo in allenamento il cervello, che alla mia età non si sa mai- e canto, felice quando azzecco una nota alta o entro a tempo con la musica.

Se leggo un libro che mi affascina cerco di procurarmi tutti gli altri scritti dello stesso autore, ci sprofondo dentro per settimane o mesi, fino a conoscerlo a menadito, ubriacandomi della sua visione del mondo, delle poesie, delle frasi che a poco a poco diventano in parte anche mie.

E’ come se volessi chiudere il cerchio, non mi basta sfiorare la superficie, devo immergermi e sforzarmi di capire, benchè la mia visione d’insieme non possa che essere parziale e soggettiva.

Alla frenesia iniziale subentra un senso di appagamento, il carrello dei pensieri ritorna lentamente nel punto più basso del loop ed assaporo un senso di compiutezza soddisfatta, quasi un hangover per la sbornia di parole appena fatta.

In questi giorni sono in loop per questa poesia che mi ha messo al tappeto con la sua potenza evocativa e la disperata quiete dei suoi versi.

Un amore che finisce, qualcuno da rimpiangere e desiderare, possono trasformarsi in un loop molto potente; non ci si libera facilmente di ricordi che continuano a tornare, a presentarsi ossessivi alla porta del cuore; “quando ti penserò, penserò un pensiero che oscuramente cerca di ricordarsi di te” in questo girotondo di parole io leggo tutta la disperata impotenza di chi cerca di strapparsi l’altro dalla testa, negando la sua presenza nei gesti più semplici e quotidiani.

Trascrivendola qui ne faccio dono a me stessa e a voi e spero che la amerete come merita.

Il Futuro – Julio Cortazar

E so molto bene che non ci sarai.

Non ci sarai nella strada,

non nel mormorio che sgorga di notte

dai pali che la illuminano,

neppure nel gesto di scegliere il menù,

o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,

nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.

Nei miei sogni non ci sarai,

nel destino originale delle parole,

nè ci sarai in un numero di telefono

o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.

Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,

e non per te comprerò dolci,

all’angolo della strada mi fermerò,

a quell’angolo a cui non svolterai,

e dirò le parole che si dicono

e mangerò le cose che si mangiano

e sognerò i sogni che si sognano

e so molto bene che non ci sarai,

nè qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,

nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.

Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,

e quando ti penserò, penserò un pensiero

che oscuramente cerca di ricordarsi di te.

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Grazie a Sara di Oz (Un anno di noi)

Il suo blog è protetto, dunque se volete vederlo dovete richiedere l’accesso (http://larinascitadicreamy.wordpress.com/) . Protetto come le sue emozioni ed i suoi sentimenti che traduce in parole ed in frasi che si accavallano l’una sull’altra senza mai però confondersi. Utilizza a volte una poetica erotica estrema come modalità di esplicitare il suo sentimento. Sara di Oz è una blogger particolare, intima ma al contempo diretta nel narrare il suo cuore, con le sue trepidazioni e storie, come nel caso della composizione qui sotto.Grazie per aver voluto partecipare ad “Un anno di noi”, grazie per aver ribloggato alcune mie foto.

 

Gli schiaffi ripetuti del mare
contro nuvole di nuovi sogni
incendiano
sublimi
colate di sangue
e profumi di Vita
I nostri sguardi
poesie d’amore
scolpite nel cielo
consumato di baci
e le nostre passioni
non si esauriscono al danzar del tramonto
non mutano i tremuli pensieri
nel momento dei distacchi
La lontananza tra noi
è una pioggia incessante
pennellate di neve
su cuori che paiono abbandonati
Siamo stelle cadenti
accoccolate sui desideri d’amore
Infiniti

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