Descrivere una città significa legarsi ad un sentire. Ad un certo modo di essere. Questo ed i post che seguiranno, sono una sorta di diario di viaggio, non ordinato, ma piuttosto impressionistico. Immagini e parole si confonderanno come si sono confuse dentro di me in modo irreversibile. In alcuni casi descriverò più quello che ho sentito, piuttosto che quello che ho visto. Non ci sarà dentro “tutto”, ma solo quello che mi ha veramente colpito e spero anche, con alcuni post, di farvi sorridere. Una notazione tecnica. Nei prossimi articoli, il buon kalosf non apparirà, perchè le foto che troverete, non hanno subito alcuna modifica dovuta ai filtri. Sono così come le ho scattate con una macchinetta da quattro soldi che mi è stata prestata (invece del solito iphone). Ciò significa che per un caso rarissimo, sia gli scritti (come di solito), che le foto saranno di Sandro…(chissà se Kalosf vi mancherà alla fine… Lui di questa cosa è rimasto offesissimo…).
Detto questo, perciò, andiamo ad iniziare…
Cos’è Barcellona? A primo acchito direi che è un affastellamento, di persone, odori, luoghi, stili. La prima immagine che ne ho avuto è stato di una città moderna, estrema ed altamente turistica. Reinventatasi quasi per i turisti. Perfino posticcia. Pulita, ordinata, con un dispiegamento di forze di polizia a difesa del turista che mi ha ricordato un momentino i miei viaggi in Egitto (ma immagino la pericolosità dei luoghi fosse ben diversa). E soprattutto “piena”. “Piena” di umanità, piena di uomini e donne, molti italiani, ma davvero uno spaccato dell’universo umano. Belli, brutti, giovani, vecchi, tutti un pò barcellonesi, tutti un pò in cerca di uno sguardo, un luogo, un compiacimento. Le file dinanzi ai monumenti “storici” e “modaioli” non lasciavano scampo. Quanti poi veramente intuissero cosa avessero dinanzi agli occhi… Bè, questa è tutta un’altra questione.
La mia presenza a Barcellona ha coinciso, per altro, con un festival internazionale legato al mondo Lgbt “Circuit”, per cui, se possibile, le presenze in città erano in quei giorni moltiplicate ed in un modo estetico del quale avrò modo di raccontarvi al momento opportuno. Per intanto vorrei sentiste con me l’odore di umanità, il colore, il gusto di umanità di questi tredici giorni, perchè in fondo Barcellona è innanzi tutto un carnaio. Un luogo nel quale la carne assume un senso originale, nei suoi eccessi come nella sua normalità. Non si passa da Barcellona senza averne percepito la carica fisica, il sentore di “umaneria” dalla quale si viene circondati. Una carica che diventa estrema spiritualità quando ci si incontra con la trasverberazione del mondo fisico… Ma anche di questo avremo modo di parlare a suo tempo. Buon viaggio con Kalosf, perciò. Allacciate le cinture, si parte!
Gran bella citta’, tra l’altro la tua originale descrizione la rende ancora piu’ affascinante! Ciao,65Luna
…ed è solo l’inizio 😉
Bella idea! Sarà piacevolissimo scoprire nuovi posti o rivedere quelli in cui si è stati. Ciao, Piero
Buon viaggio Piero!
Una città molto interessante anche se effettivamente un pò posticcia…sono contenta di conoscere più a fondo Sandro senza nessuna offesa a Kalosf. Allaccio la cintura e sono pronta ad iniziare questa nuova esperienza. Complimenti
Buon divertimento!!!
Benvenuto Sandro, vediamo cosa nascondi… molto curiosa!!
🙂 secondo me un po penseremo, un po rideremo 😉
Great pictures !!!!
🙂 Thank’s
Bellissimo post! Proprio ora sono in viaggio verso barcellona! On The Road con la moto 😀
Buon viaggio allora!!! E chissà, magari i prossimi post ti potranno essere utili!!!!!
Sicuramente 😀
🙂
Mi metto comodo e proseguo il viaggio…. 🙂
🙂 credo ci divertiremo insieme 😉
non ho alcun dubbio..basta che guidi tu perché io nel tragitto potrei bere qualche birretta di troppo… 🙂
Ehm lì si beve soprattutto vermut… Buonissimo per altro 😉
non sono un fan del vermut…troppo dolce per i miei gusti… 😉
wow
🙂
bacellona? 😀
Ahhhh
Grazie!!! Correggo subito!!! (a forza di guardare e riguardare i post prima di pubblicarli, rischio di non vedere gli errori!!!!)
eheh a chi lo dici!!!!!
Bellissima città,particolare, sofisticata e accogliente insieme. (tranne per i borseggiatori!)
Il mercatino delle Ramblas nel suo piccolo è spettacolare.
Si, ma i pezzi nascosti sono ancora più meravigliosi 🙂
Non ti nego che Kalosf già mi stà mancando, ma sarà interessante conoscere Sandro….
Ahahah mia cara, torna prestissimo il viaggio a Barcellona è un lampo (e lui, egocentrico com’è non mi permetterebbe di restare sul suo spazio a lungo 😉
🙂
Beh, ti dirò che non mi spiace affatto che sia Sandro ad accompagnarci in questo viaggio, anche perché nonostante tutto Kalosf in qualche maniera c’è, magari immusonito, ma c’è 🙂
Ciao, Pat
Lui c’è sempre è già da domani si prenderà la sua rivincita 😉