Parliamo di nudismo

Dopo il post sul bastone da selfie, avendo ormai perso tutta la mia credibilità, posso concedermi un altro post barcellonese estremo (Kalosf è davvero arrabbiato, dice che sto abbassando il livello del blog…ahahaha mi dispiace per lui. Al momento mi sono impossessato di questo spazio e non intendo lasciarlo, almeno per un’altra puntata).

Parliamo di nudismo.

Quanti hanno visitato Barcellona sanno che la spiaggia di Barceloneta (e non solo quella) è luogo di nudità approvata. Partiamo da un’affermazione: non ho nulla contro il nudismo. E continuiamo.

Una mattina me ne vado bel bello in spiaggia e parto per la mia passeggiata lungo la riva. Ed ecco i primi corpi al sole. Età media minima  60 anni. Corpi dilatati, cadenti, disfatti, sessi maschili e femminili che hanno sicuramente visto momenti migliori (…o almeno lo spero), pieghe di pance e di natiche non abbronzante per la vastità del corpo che le sopporta, impudicamente abbandonati sulla spiaggia. E mi sono trovato a chiedermi il perchè…

Poi ho guardato meglio queste persone. La nudità non era per loro esibizione, era condizione. E lì, facendo due calcoli non ho potuto fare a meno di pensare alla metafora di quei corpi esposti. Molte di quelle persone, probabilmente erano nel pieno degli anni durante i ’60 ed i primissimi ’70, quando il nudismo era un modo per affermare libertà, superamento dei tabù,  emancipazione. E come le idee di quegli anni, ormai decadenti, essi stavano lì, coraggiosamente (oserei dire) a manifestare una loro libertà e convinzione, come simulacri di un tempo diverso e pieno di futuro.

E mi è venuto subito in mente quello che vedevo in città, nella quale si stava celebrando il “Circuit”, evento estivo del mondo LGBT collegato ai/alle palestrati/e. In questi ciò che emergeva, nelle canotte slabbrate o aderentissime, negli sguardi lanciati e misuranti, era null’altro che l’edonismo, il gusto del corpo per il corpo, la costruzione a tavolino di una perfezione che non prevede incertezze, vuoti, ma solo fatica per costruire bicipiti, pettorali magari anche con qualche pasticca di sostegno.

E lì mi è venuto il dubbio, se cioè preferissi quei corpi belli, perfetti e freddamente matematici (immagine perfetta della società dell’apparenza nella quale viviamo) o quelle carni cadenti, abbandonate dalla giovinezza, ma ancora coraggiose.

E niente.

Dovendo proprio scegliere, continuo a pensare che è meglio la bellezza (per quanto rimane la mia ammirazione per il coraggio degli altri).

88 pensieri su “Parliamo di nudismo

  1. Capisco il nudismo per condizione e non per necessità. Capisco meno l’ostentazione di un corpo perfetto. Il corpo perfetto serve a qualcosa che non sia l’ostentazione? Se serve solo a mettersi in mostra il corpo perfetto è una prigione. Prigione che quei nudisti hanno spezzato. La libertà ha molte forme e non sempre si riesce a riconoscere e ad apprezzare.

  2. Per i primi è un concetto del loro vivere a contatto della natura, senza gare o copertine patinate.
    Mentre per i lisci muscoli giovanili è più moda meno pensiero e più spregiudicatezza contro il proprio corpo…Caro Sandro non lo diciamo a Kalosf che hai visto queste cose.. meglio le vecchie tartarughe che lucidi ibridi con poca esperienza ciao Sandro

  3. Certo che questo Sandro ne ha di argomenti tabù per alcuni da sciorinare…..Kalosf non lo farebbe è troppo invaghito dalla bellezza non solo esteriore ma soprattutto interiore. Per i primi è una scelta credo non perchè erano giovani forti e belli engli anni 60e i primissimi degli anni 70, per i muscolosi è un mostrarsi ….quanto sono bello….aahahahah

  4. Non leggo gli altri commenti per non esserne condizionato. Non esiste la bellezza. Esiste l’ammirazione della bellezza. Un seno cadente diventa bellissimo se ne ammiri la donna che l’ostenta. Una pancetta diventa sexy se una donna ama l’uomo che la possiede. Andiamo avanti per dogmi, assunti, postulati. La bellezza assoluta non esiste. Esiste invece la profondità dell’anima che rende bello tutto il resto. Ciao, Piero

  5. Personalmente non preferisco ne gli uni ne gli altri, non mi piace il nudismo ma penso che ci debba essere la libertà di farlo, ma dall’altra parte penso che dopo una certa età non si tratti di libertà, ma di cattivo gusto. Per quanto riguarda i palestrati/e penso che ormai sia diventata una malattia, tenersi in forma è una cosa, ma spesso si esagera ed anche in questo caso si cade nel ridicolo ad un cero punto. Cerchiamo di accettarci come siamo, cercare di migliorarci è normale ma non si può essere tutte modelle o fusti con la tartaruga……altrimenti saremmo tutti manichini! 😉

  6. Ho fatto gli stessi pensieri questa estate in Croazia, osservando altri nudisti ugualmente attempati… posso comprendere questo desiderio di libertà, ma i miei occhi non riescono ancora ad apprezzarlo!! 🙂

  7. E’vero che anche l’occhio vuole la sua parte, ma è anche vero che si può essere affetti da disturbi della vista o cali improvvisi, per cui si può scambiare, come nel caso del vecchietto di Jannacci, scappato dalla neuro-deliri, un filobus per una stangona rossa bomba sensuale…
    Un saluto…

  8. Non ho nulla contro i nudisti, ognuno vede la libertà come meglio crede, ho vissuto proprio gli anni di quella nuova forma di liberazione. La perfezione dei corpi non mi interessa, c’è sicuramente un’ostentazione ossessiva che poco ha a che fare con la bellezza, se non chiudere il concetto nella fisicità.
    Personalmente non avdo in spiagge dove si pratica il nudismo, non amo la visione di alcuni corpi, lo so che è un mio limite, ma nona mo proprio tutta quella ostentazione di corpi, non perchè sono pudica o quant’altro, c’è una ragione specifica ma non saprei spiegarla in poche parole.

  9. non ho nulla contro il nudismo, se non è accattivante basta non guardare…la libertà prima di tutto nei giusti limiti.
    I palestrati non mi piacciono….non possiamo trovare un sano bell’uomo/donna naturale? che spettacolo ! 🙂

  10. …giusto che ognuno faccia sentire la propria libertà… senza ostentare ad altre persone però…
    la tua foto dice tutto!
    io sono convinta che bellezza non stia ad un corpo perfetto… ma al piacersi e piacere o non piacere agli altriproprio per questo!

  11. Il vero nudista non si mostra per ostentare bellezza o altro del genere, ma perché crede nella libertà del corpo e rispetta qualsiasi aspetto abbia il corpo dell’altro. Nei veri campi nudisti, da quanto mi hanno detto, si vede di tutto ma nessuno ostentazione da parte di chi ha un corpo “perfetto” e nemmeno nessuna remora nel mostrarsi da parte di chi non lo ha, come non ci sono storcimenti di naso da parte di nessuno. E’ semplicemente un senso di piena libertà che vogliono vivere. La bellezza non ha niente a che fare con il loro pensare e anche per questo, per rispetto di chi non condivide, hanno luoghi dove possono farlo in piena libertà senza venire definiti esibizionisti da chi non condivide!!

  12. Pingback: Il post più commentato di Kalosf | kalosf

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