Biblioteca

E’ talmente potente il senso della carnalità che vive l’uomo, che ha dovuto perfino incarnare il suo pensiero. Renderlo visibile, in qualche modo tangibile, carnale.

Lo ha fatto trasformandolo in scrittura, in relazione tra parole, in grammatiche e logiche che rispecchiano la struttura delle sue relazioni, del suo modo di condividere attraverso la carne la sua storia.

E poi ha voluto che queste relazioni tra idee incarnate in parole, divenissero comunità, dove si rispecchiasse il movimento sociale del procedere insieme, ma non fusi; vicini, ma non confusi. Ed è nata la biblioteca, il luogo di relazioni nella misura umana; la biblioteca che incarna in sè i vuoti ed i pieni che sono tipici dell’incontro. Spazio di meraviglia e scoperta, in fondo luogo del possibile.

Scattate prima dell’apertura (quando molti ragazzi avrebbero riempito le sale per lo studio), queste foto rappresentano un tempo “fermo”. Eppure come in un’eco, già si percepiscono i passi che vanno sulle scale, le voci che si rincorrono nei corridoi e quello sfogliare di pagine o il ticchettio sui lap top che segna la vita di questa realtà dove si consuma l’incontro tra le persone e tra di esse e l’informazione.

55 pensieri su “Biblioteca

  1. Che meraviglia!
    La biblioteca! Incontro di culture, parole, emozioni, pensieri, persone.
    Meli ci si perde nelle biblioteche, l’estate passata siamo arrivati fino a Verbania per vederene una. lei ci vivrebbe.

      • Ci lavori? Ecco perchè ti ama 😀 mi ha detto: “…ma che lavoro farà, è troppo intelligente, sa tutto, scrive cose profonde, prima o poi glielo chiedo…” la frittata è fatta 🙂

      • Ahahahah ma credimi è un lavoro così diverso da quello che si immagina… Nel quale si legge pochissimo e i libri sono solo oggetti… Ed al centro ci sono le persone 🙂

  2. Le biblioteche sono luoghi magici… E quando sono vuote si sente comunque il vibrare di emozioni… Che passano e passeranno…
    Mi piace un bel po… Le parole e le immagini 🙂

  3. Io mi immagino una biblioteca di notte, quando i libri tirano un sospiro di sollievo dopo il rumore della giornata, immagino le parole uscire dalle pagine e inanellarsi come collane lungo gli scaffali, immagino personaggi che si incontrano e chiacchie rano tra di loro, dondolando su amache intrecciate con le parole. I libri sono piccoli miracoli su carta e il luogo che li contiene non può che assorbirne l’energia 🙂

    • 🙂 anche se spesso sono luoghi abbandonati a se stessi ed alla buona volontà di chi ci lavora… Ma d’altro canto la cultura ha sempre fatto paura… Ed invece dovrebbe essere parte continua di ciascuno di noi…

      • Ne parlavo ieri con una blogger, purtroppo è vero che le biblioteche sono desolatamente vuote di lettori. La cultura fa paura perché libera la mente. Siamo in un paese in cui bisogna dare un incentivo economico ai giovani perché vadano a teatro o frequentino i musei, ma a chi lavora per “produrre” cultura vengono tagliati i fondi. È desolante.

      • In questo momento se stai attenta puoi sentire il mio applauso. Sono in piedi ad applaudirti. In sintesi hai detto quello che penso…

  4. Amo le biblioteche e tu, attraverso le tue fotografie riesci a renderle
    esattamente come le hai descritte. Si sentono i profumi, le voci, i fruscii. Bavissimo 🙂

  5. Libri libri libri…nero su bianco …che rimangono nel tempo…peccato che oggi i giovani non apprezino il cartaceo e non assapirano il piacere di sfogliare un libro di sentire il profumo della carta…che peccato. Splendido reportage sui libri e la loro importanza nella cultura generale. Buonanotte Kalosf. ❤

  6. un po’ un tempo sospeso tra le pagine dei libri direi… come accompagni bene le tue foto tu… e viceversa come le tue immagini prendono vita e accompagnano le tue parole…

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