E’ talmente potente il senso della carnalità che vive l’uomo, che ha dovuto perfino incarnare il suo pensiero. Renderlo visibile, in qualche modo tangibile, carnale.
Lo ha fatto trasformandolo in scrittura, in relazione tra parole, in grammatiche e logiche che rispecchiano la struttura delle sue relazioni, del suo modo di condividere attraverso la carne la sua storia.
E poi ha voluto che queste relazioni tra idee incarnate in parole, divenissero comunità, dove si rispecchiasse il movimento sociale del procedere insieme, ma non fusi; vicini, ma non confusi. Ed è nata la biblioteca, il luogo di relazioni nella misura umana; la biblioteca che incarna in sè i vuoti ed i pieni che sono tipici dell’incontro. Spazio di meraviglia e scoperta, in fondo luogo del possibile.
Scattate prima dell’apertura (quando molti ragazzi avrebbero riempito le sale per lo studio), queste foto rappresentano un tempo “fermo”. Eppure come in un’eco, già si percepiscono i passi che vanno sulle scale, le voci che si rincorrono nei corridoi e quello sfogliare di pagine o il ticchettio sui lap top che segna la vita di questa realtà dove si consuma l’incontro tra le persone e tra di esse e l’informazione.
Quando si dice che comunicare è “mettere a disposizione di”… well done!
Bellissimo pensiero!!!!
Peccato che nel concreto si legga sempre troppo poco e in questa congiuntura politica a farne le spese sia la cultura e le librerie cadono come foglie.
Sherabuonasera
Bellissime foto e mi piacciono moltissimo anche i pensieri che le accompagnano 🙂
In questi 15 gin i pensieri saranno molti e tutti sulla “carne”… Spero non vi annoino…
Bè l’argomento ha molte sfaccettature…:)
🙂 infatti…
🙂
Difficile capire nei tuoi post se le foto diano forza alle parole o viceversa, due forme che si fondono. Ho scoperto da poco quello che scrivi, ma è sempre affascinante
Grazie… Sei davvero gentile…
no, sei tu che sei davvero bravo eheheh
Per curiosità con cosa scatti?
Un iPhone (e solo quello) 😉
Ora ti stimo ancor di più 🙂
Da oggi ti seguo anch’io!!! Un abbraccio
Grazie! mi fa molto piacere.
attendo con curiosità le tue considerazioni 🙂
Lo farò!!!
Viene voglia di aprire un libro e abbandonarsi alla lettura.
🙂 che bella immagine!!!!
ma è la biblioteca dove lavori?
Lavoravo in questa biblioteca al pubblico fino all’anno passato. Adesso lavoro lì ma in back Office 🙂
Beh è molto bella!
Si è suggestiva…
Che meraviglia!
La biblioteca! Incontro di culture, parole, emozioni, pensieri, persone.
Meli ci si perde nelle biblioteche, l’estate passata siamo arrivati fino a Verbania per vederene una. lei ci vivrebbe.
🙂 ahahah io no (forse perché ci lavoro), però è un luogo potente (nonostante il disinteresse di molte amministrazioni…)
Ci lavori? Ecco perchè ti ama 😀 mi ha detto: “…ma che lavoro farà, è troppo intelligente, sa tutto, scrive cose profonde, prima o poi glielo chiedo…” la frittata è fatta 🙂
Ahahahah ma credimi è un lavoro così diverso da quello che si immagina… Nel quale si legge pochissimo e i libri sono solo oggetti… Ed al centro ci sono le persone 🙂
Meli: che bello però vivere sempre a contatto con i libri. Sinceramente io ci vivrei…girerei tutte le biblio del mondo 😉
🙂 sai anche quanta polvere??? Ahahah è un bel lavoro solo perché sei continuamente a contatto con le persone 🙂
Le biblioteche sono luoghi magici… E quando sono vuote si sente comunque il vibrare di emozioni… Che passano e passeranno…
Mi piace un bel po… Le parole e le immagini 🙂
🙂 grazie tati! È proprio quello che volevo donarvi: il vibrare delle emozioni. Sintesi perfetta 🙂
Il tempio del sapere… mi affascina il vedere tutti quei libri dove vi è il vissuto che appartiene a tutti… complimenti 🙂
Si, le biblioteche sono il precipitato della storia e del senso di un popolo, di una società… In fondo di ciascuno…
Bravo, bel testo e belle foto.
Grazie! Sei sempre molto caro!
Io mi immagino una biblioteca di notte, quando i libri tirano un sospiro di sollievo dopo il rumore della giornata, immagino le parole uscire dalle pagine e inanellarsi come collane lungo gli scaffali, immagino personaggi che si incontrano e chiacchie rano tra di loro, dondolando su amache intrecciate con le parole. I libri sono piccoli miracoli su carta e il luogo che li contiene non può che assorbirne l’energia 🙂
🙂 anche se spesso sono luoghi abbandonati a se stessi ed alla buona volontà di chi ci lavora… Ma d’altro canto la cultura ha sempre fatto paura… Ed invece dovrebbe essere parte continua di ciascuno di noi…
Ne parlavo ieri con una blogger, purtroppo è vero che le biblioteche sono desolatamente vuote di lettori. La cultura fa paura perché libera la mente. Siamo in un paese in cui bisogna dare un incentivo economico ai giovani perché vadano a teatro o frequentino i musei, ma a chi lavora per “produrre” cultura vengono tagliati i fondi. È desolante.
In questo momento se stai attenta puoi sentire il mio applauso. Sono in piedi ad applaudirti. In sintesi hai detto quello che penso…
Siamo in sintonia 🙂
Amo le biblioteche e tu, attraverso le tue fotografie riesci a renderle
esattamente come le hai descritte. Si sentono i profumi, le voci, i fruscii. Bavissimo 🙂
Grazie Paola! Correggerò tutto. Sono contento di avervi passato queste emozioni!
E io ringrazio te per la tua sensibilità che ti permette di cogliere l’essenza delle cose.
Ti prego correggi, *bavissimo nun se po’ sentì.
Libri libri libri…nero su bianco …che rimangono nel tempo…peccato che oggi i giovani non apprezino il cartaceo e non assapirano il piacere di sfogliare un libro di sentire il profumo della carta…che peccato. Splendido reportage sui libri e la loro importanza nella cultura generale. Buonanotte Kalosf. ❤
Lasciati dire una cosa, mia cara. In USA dove si è partiti prima con gli eBook il mercato si è già saturato e fermato. Ed il cartaceo prospera serenamente… Credo che digitale e cartaceo cammineranno ancora insieme… Un abbraccio mia cara!
Lo speriamo tutti….. 🙂
🙂
Il profumo di un libro,un manoscritto per la precisione,non c’è niente di più ‘carnale’…Buonanotte,la zia ti abbraccia.
Hai perfettamente colto… Ciao zia cara, sei spesso con la tua ironia fonte di sorrisi. Un abbraccio
un po’ un tempo sospeso tra le pagine dei libri direi… come accompagni bene le tue foto tu… e viceversa come le tue immagini prendono vita e accompagnano le tue parole…
🙂 perché io e kalosf lavoriamo bene insieme… Credo sia l’unico motivo per il quale mi sopporta 🙂
Haha! Stare con se e se stesso é un buon modo x andare daccordo! Si litiga uguale a volte pero! 😜
🙂 verissimo!