Un anno di noi: Andrea e Kalosf

Andrea è uno di quei blogger silenziosi, che passano sullo scroll quasi in punta di piedi, non perchè i suoi post non siano interessanti, ma per quello stile che è intessuto più di “orme” sulla sabbia (o forse dovrei dire sulla neve) che di calpestio di piedi in un selciato affollato. Il suo blog non ha una continuità di argomento, ma viaggia sulle note del suo cuore e delle sue esperienze, pur con un’importanza data alla montagna ed alle escursioni. Ma i suoi sono piuttosto viaggi interiori tra luoghi e fotografie…
Grazie Andrea per questo tuo originalissimo racconto e per aver voluto entrare tra le pagine di kalosf… La tua presenza così silenziosa è sempre preziosa.
Se fossimo come loro
Lei entrò nella stanza buia, un impercettibile ronzio galleggiava in quell’atmosfera sospesa. Il corpo di lui giaceva supino, con il braccio destro che sporgeva dal bordo del letto.
‒ Cosa succede? ‒ Chiese lei.
‒ Sono scarico. ‒ Rispose lui con un filo di voce.
Lei si avvicinò lentamente, i suoi piedi bianchissimi si muovevano leggeri, sembrava non toccare quasi il pavimento. Si sedette sul bordo del lettino e gli prese dolcemente la mano.
‒ Cosa fai? ‒ Chiese lui.
‒ Loro fanno così ‒ Rispose lei.
Per alcuni minuti stettero in silenzio, guardandosi negli occhi. La loro pelle bianchissima riluceva nel buio della stanza mentre il ronzio alle loro spalle si era leggermente affievolito. Fu lei a rompere quel silenzio.
‒ E’ strano.
‒ Che cosa?
‒ Non sento nulla.
‒ Cosa vorresti sentire?
‒ Non lo so. Loro fanno così, ma non capisco cosa ci trovano.
‒ Se fossimo come loro tu mi avresti detto <<dovresti staccare la spina>>.
Lei sorrise e poi disse: ‒ E’ vero, siamo diversi, ma per un attimo avevo pensato…
Il ronzio si interruppe, una luce dietro di loro si accese e un raggio luminoso attraversò la stanza, mentre una voce metallica continuava a ripetere: <<Ricarica completata, l’androide è nuovamente operativo>>
Allora lei staccò la spina dell’alimentatore, il cavo si riavvolse automaticamente nel corpo di lui e i due robot uscirono insieme dalla stanza, mano nella mano.
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…e poi il calore del colore…

E per ultimo la corporeità, la carnalità è anche colore, emozione, comunicazione. Il corpo parla, si rende presente, si manifesta in azioni, odori, umori… la corporeità, la carnalità è in fondo la contraddizione cristiana, il non senso, l’assoluta distruzione di qualsiasi metafisica dualistica. Solo un’interpretazione platonica o gnostica può distinguere in modo geometrico tra il corpo e l’anima, perchè l’uno non esiste senza l’altra. E c’è un paradosso nel cristianesimo. Dio, se c’è, ha un corpo. Non perchè l’abbia avuto da sempre. Ma perchè ad un certo momento l’attrazione dell’amore per la sua creazione, lo ha attirato in esso. Ed allora Dio ha avuto lacrime. Dio ha avuto un odore. E la carne è diventata Salvezza. E fuori di essa non c’è più nulla.

I suoni della luce

In fondo la mistica non è null’altro che un incontro, la creazione di una relazione attraverso l’amore. Un incontro tra due entità diverse e simili al contempo, perchè nulla che sia sostanzialmente diverso, potrebbe mai incontrarsi. E nemmeno ciò che fosse sostanzialmente uguale, ché in quel caso sarebbe fusione. Ma la mistica della relazione non chiama alla fusione, ma all’individuazione, perchè quando la luce cade su un oggetto, non si fonde con esso, ma al contrario, illuminandolo, lo individua.20140315-235250.jpg