Raramente mi è capitato di incontrare una persona così presupponente come quella di questo epilogo e non è mio solito lasciarmi influenzare dalle emozioni soprattutto trattando di persone che non conosco… Ma qui, qui amici miei mi è troppo complesso non farlo. Già l’aria filosofica iniziale, quel sottile volere essere trenchant, quasi a sottolineare una diversità profonda… E poi anche l’ironia, legata a letture che infine non vengono nemmeno rivelate (forse perchè non ci sono mai neppure state)… Come può trovarsi una fotografia per una cosa di questo tipo… ??? Bè, certo, i miei amici Avvocatolo e Ysingrinus avranno trovato personaggi interessanti, pieni di fascino e di cultura (so già che Ysi farà spudoratamente mostra di un pezzo forte culturalmente parlando; Avvo, invece tenderà a presentare qualcuno a lui dissimile, da “distruggere” amabilmente con le sue battute pungenti), io invece ho trovato, come ultimo Kavvingrinus, questo noiosissimo personaggio, che fa finta di essere appassionato delle persone solo perchè probabilmente non sa nemmeno cosa significhi leggere.
Però, come mi capitò una volta quando per umiliarmi apertamente mi dissero che “un bicchiere d’acqua non si nega a nessuno” (ed era un giorno caldissimo di un’estate torrida…), ecco, facciamo che una foto non la si nega a nessuno. E questa foto la dedichiamo allo scrittore di questa storia che è un personaggio in fieri… Che non è più Kalosf, ma che non è ancora Sandro… Una persona che comunque sa dire grazie. Ai suoi meravigliosi compagni di percorso intanto: Avvocatolo (che ha insistito perchè partecipassi al Kavvingrinus e con il quale condividiamo passaggi esistenziali) e Ysingrinus, che porto nel cuore come una delle figure più geniali incontrate in questo primo passaggio in wordpress… E poi lasciatemi ringraziare tutti voi che avete scritto con noi questa rubrica, che l’avete seguito, che l’avete commentata non solo su kalosf, ma anche sulle pagine degli amici con i quali è stata creata…
…in fondo le cose sono sempre così relative e passeggere… Ho iniziato a leggere con dei cubotti alfabetici, che mettevo insieme da bambino come fossero costruzioni. Mia mamma mi spiegò come si collegavano le lettere e fu così che iniziai.
Non ho avuto grandi letture nella mia infanzia. Il mio libro di storie era la zia Cristina, la sorella del mio papà, dalle quale passavo molte ore quando i miei genitori erano a lavoro. Lei conosceva molte storie e mi leggeva le fiabe. Il mio libro preferito sin da subito fu una persona.
Ricordo che il libro che mi attrasse di più da bambino era delle edizioni paoline e raccontava la storia di Francesco, uno dei tre pastorelli di Fatima. Mi attrasse profondamente non tanto per la qualità del testo (che credo dovesse essere parecchio noioso), ma per l’esperienza straordinaria di questo bambino vissuta nella sua completa normalità.
Nell’adolescenza cominciai a leggere di tutto. In particolare i libri che hanno segnato quegli anni furono i gialli di Agatha Christie (che comprai tutti, nell’edizione oscar mondadori) e “Il Signore degli Anelli” che mi regalò mia madre. Sui primi e su quest’ultimo sarei tornato molte volte lungo la mia vita, rileggendoli spesso.
L’età adulta mi ha visto soprattutto amante della saggistica più che dei romanzi. Mi è capitato di leggere, ad esempio, quasi tutte le biografie contenute nella collana “Le Scie” Mondadori. Per motivi di lavoro ho letto centinaia (e quando dico centinaia intendo dire centinaia) di libri per bambini. Inutile dire che sono uno scatenato fan di Leo Lionni e mi piace molto la Minibombo. Per passione ho letto moltissimo fantasy (ma tralascerò qui di porre i titoli dei libri, sarebbe solo una perdita di tempo).
L’ultimo libro che voglio citare perchè l’ho letto molte volte nella vita è Fabiola. Una storia estremamente pesante (è stata scritta per fini didascalici nel 1800), ma che io trovo ancora bellissima.
In ogni caso, per concludere, il libro più bello che sto leggendo è la vita, nelle sue evoluzioni in me e negli altri… Ed è anche il più complesso che sto leggendo… Non so bene come sarà la conclusione… Ma che devo dire, a me piace…