Nelle mie opere sono spesso all’inseguimento dell’anima, l’essenza dell'esistenza umana. Anima, intesa come soffio di vita, di individualità. Nelle mie rappresentazioni cerco infatti in qualche modo di dare voce attraverso tratti e colori proprio a quella “apparentemente invisibile” parte di noi stessi che non ha corazze, rivestimenti o camuffamenti imposti dalla realtà nella quale ci troviamo a vivere. Inseguo l’anima, pura essenza, assoluta individualità, in perenne interazione (e spesso conflitto) con il mondo reale.
Pensieri, sensazioni, azioni.
Come un angelo da collezione.
Cercando la luce attraverso un iPhone
I'm always looking for the perfect moment..with photography I can make it last forever
Blog letterario
Leggera come una farfalla
Esattamente: inquietante. Buongiorno kalosf !65Luna
🙂 come a volte le storie…
Paura!
Vedi che tra me e te potremmo metterci a scrivere un libro horror che kalosf poi illustrerebbe sapientemente…;-)
Sai che è una bella idea! 🙂
Pensa quanti autori horror hanno ispirato le bambole. E pensa che non avevano visto le tue foto!
Ahahaha e pensa soprattutto che non avevano visto le mie foto!!!! ahahahahah
Il livello di inquietudine sarebbe salito alle stelle!
E pensa che ne pubblico almeno due al giorno…E se poi avessero visto quelle della mia faccia… Perfino Kalosf si terrorizza!
Ma per favore! 😀
ahahahahah Vedi, anche tu lo dici “Per favore! Evitiamo”… E ti dirò che lo penso anch’io, ma quel kalosf lì del quale domani comincerete a sapere molto di più, ha un certo gusto dell’orrido…;-)
Vedremo il gusto dell’orrido. Che sarà, a parte l’inquietudine per le bambole, una passeggiata in un bel bosco fiorito. 😉
Devo dirti che non credo Ysi… Kalosf è soggetto a momenti profondi di smarrimento e forse di depressione. E’ molto diverso da me… Ma credo che pian piano capirete anche voi e comprenderete perchè sono diventato suo amico…
Diciamo che anche nella depressione e nello smarrimento sono dell’idea che ciò che lui definisce orrido, per tutti gli altri sia qualcosa di “tranquillo”… 🙂
ahahahahah mi sa mi sa che tu a kalosf vuoi un gran bene… Mi farà piacere capire, quando ti conoscerà (se seguirai i suoi diari) cosa penserà di te.
Vedremo allora, vedremo! 🙂
Rabbrividisco… non oso pensare al seguito… opera di Kalosf immagino
Si… Ed in effetti Marina tu hai focalizzato qualcosa di ancora nascosto (per poche ore)… Perchè queste inquietudini fanno parte di un altro blog, che tra qualche ora potrete vedere, quello che kalosf ha deciso di scrivere senza di me… Ossia il suo diario… Ma per questo ancora qualche ora… Però mi ha chiesto di porre queste foto di bambole (in tutto tre), proprio come cornice a quello che avverrà domani… Kalosf, lo vedrai, è davvero un personaggio molto particolare…ed io credo in lui vi sia una vena di follia… Ma ha la capacità di creare delle emozioni (perfino come in questo caso inquiete) e ciò mi attrae molto in lui… Ciao mia cara! A presto
Ma qualche volta ritornerà Sandro?…. 😉
nel blog proprio di Kalosf, nei suoi diari (che vedrai per la prima volta domani) no, non ci sarò. In questo blog fotografico si, perchè è nato proprio dall’interazione tra kalosf e me. Dalle mie visite nella sua casa “con i tetti cremisi”, in certi pomeriggi nei quali mettendoci insieme, uniamo le sue elaborazioni alle mie parole. Dunque si, su Kalosf, Sandro e Kal sono sempre insieme (almeno fin quando lui vorrà…Tieni presente che io sono amministratore del blog quanto lui). Nei diari di Kalosf no. E’ qualcosa di suo ed è giusto che sia così. So che a volte, però, parlerà di me e del suo rapporto con me (ma non credo tantissimo) 🙂
A volte non solo la lettura ma soprattutto le bambole i pupuazzi fanno venire la pelle d’oca. Complimenti buona giornata bisous
🙂 grazie…e pensa che era lì ammassata con molte altre!!!!
ammappa che paura. il sorriso è inquietante davvero!
Già già già 😉
Inquietante…una metafora visiva legata alla storia?
Non so perchè mi sembra tanto legato alla bambola…
Meli: adoro i volti inquietanti, mi piace l’horror….
🙂 anche a me!!! Ciao meli
Io vado contro corrente, a me questa foto non trasmette inquietudine, anzi tutto il contrario, mi fa pensare a racconti divertenti, umoristici, burloni !!! 😀
Ciao ciao, Pat
Bene! Uno sguardo diverso 🙂
😉