Un anno di noi: Avvocatolo e Kalosf. Un colloquio tra amici

img_4574Lo conosciamo perchè rappresenta un caso estremo di capacità simbolica ed un concentrato di ironia incredibilmente sagace. Ne abbiamo letto i post, forse il suo libro. Ne leggiamo costantemente il cuore che anche quando narra apparenti assurdità, riesce sempre a darci la sensazione di essere avvolti in un abbraccio denso, corposo, vivo.
Avvocatolo non è un personaggio qualsiasi. E’ una contraddizione. Una sorta di misterioso amico che naviga il nostro cuore senza lasciare una scia, ma solo l’intenso profumo della spuma del mare, della cui leggerezza sembra fatto. Eppure di leggero, in Avvocatolo, non c’è nulla. Al contrario, c’è sostanza. C’è moltissima sostanza, che si traduce in emozioni, sentimenti, sovrapposizioni di immagini che rendono l’idea di una bellezza profonda ed in continua evoluzione, una sorta di viaggio di scoperta di un mondo che è sempre stato suo, ma del quale egli ogni giorno va impossessandosi per lasciare che esso fluisca verso gli altri.
Avvocatolo non è una persona sola. E’ un intero coro di voci.
Ecco perciò l’intervista che ha voluto regalarmi.
Sandro –  Avvocatolo: Un uomo e la sua affettività
Avvocatolo: Io vivo la mia affettività con orgoglio. E’ un risultato, è la meta di un lungo viaggio. Non sempre è andata così. Sono cresciuto in un paesino di provincia dove l’ignoranza dilagava, e dove l’essere maschio implicava tutta una serie di regole che ho infranto non per merito mio ma di chi mi ha cresciuto. La regola del non chiedere mai per favore, grazie, scusa. La regola del picchiare duro prima che qualcuno picchi te. La regola del branco, la regola del macho = violento, rozzo, spietato. Chi mi ha cresciuto ha saputo farmi guardare oltre l’orticello di casa. Ho scrutato le pianure verdi, e ho imitato quelle, non le aiuole di erba sintetica. Io non ho affetti, io SONO i miei affetti.
Sandro: Ironia e profondità simbolica
Avvocatolo: L’ironia è la mia arma di selezione. Mi piace scegliere le persone con cui dividere il mio blog almeno tanto quanto scelgo le persone del cui blog seguo ogni post, come il tuo. E non c’è nulla di più efficace di una cortina d’ironia. Chi si ferma in superficie vede in me un buffone da strapazzo, si ferma, fa due risate, io rispondo con risate, e le nostre strade rimangono parallele. Va bene così. Ma chi si ferma e guarda sotto vede me, e chi si ferma di solito è una persona vicina a me per valori e sentire, ed è per questo che vado fiero del tipo di lettore che ho, più che della quantità.
Sandro: I non detti di avvocatolo. Mi racconti il filo interiore
Avvocatolo: Uh i non detti… se si chiamano non-detti c’è un motivo. Non faccio selfie. Non racconto la mia pelle, la mia faccia, il mio corpo. Preferisco essere me stesso senza fisicità, sul web. Sono rarissime le persone che sono entrate nella mia vita “fisica”. Il filo interiore è tutto dipanato nel mio  blog, dove lascio amplissime tracce di me, il rapporto con le mie madri, con mio padre, i miei fratelli, i miei figli, c’è tutto, è un filo di Arianna, porta attraverso labirinti e non si vede forse bene che c’è una trama, ma c’è: sono io. E molti mi dicono che ci sono tante tracce interiori, che a volte paio un giullare, a volte un attore, a volte un playboy, a volte un drammaturgo. La verità è che SIAMO TUTTI IO.
Sandro: L’esperienza della scrittura di un libro di sottintesi
Avvocatolo: Ti rispondo con un video: https://youtu.be/TCsbcspuow0
Mi permetto sapendo che la tua è un’intervista fuori del comune. In quei tre minuti c’è tutta la mia esperienza sulla scrittura di questo libro. Un grido di dolore interiore, una terapia per far uscire il dolore, ma anche un messaggio di speranza, la mia visione di come il mondo è e dovrebbe essere. E poi tanti sottintesi non posso spiegarli ma quanto mi piacerebbe, ne racconto solo uno: c’è un pezzo in cui dico che la differenza tra massa e peso non la sa nessuno. In realtà avevo messo “peso” facendo un errore, perché mi stavo riferendo alla massa, e una correttrice amica cara di bozze me lo fece notare. Pur di non darle ragione, quindi, ho portato l’equivoco nel libro. La meta-narrazione che si fa vita, raccontare di come racconto… e poi ci sono messaggi ancora. Che non posso dire. Sono non detti per non essere letti. Ma vissuti da chi sa.
Sandro: Quale foto vorresti che fosse scattata per te
Avvocatolo: Una foto con te e con Ysingrinus in aperta campagna, sotto un pergolato, a bere birra intorno ad un tavolo coperto da una tovaglia a quadri, in un giorno di sole, le moto parcheggiate sullo sfondo.

93 pensieri su “Un anno di noi: Avvocatolo e Kalosf. Un colloquio tra amici

  1. Un colloquio “stupendissimo”, se mi si fa passare la parola.
    Domande mirate e profonde, come lo sono le risposte.
    Non conosco ancora al cento per cento, questo strano personaggio di nome Avvocatolo, ma questo colloquio e gli altri suoi scritti, invogliano davvero ad andare oltre la superficie.
    Complimenti…

  2. No ma……ti rendi conto con la presentazione che gli hai fatto quanto se latirerà adesso??????? 😛
    A parte gli scherzi, bellissima intervista, nulla che già non avessi intuito….complimenti a entrambi! 😉

  3. Un’intervista interessantisima anche se in parte avevo capito Avvocatolo. Un personaggio intenso profondo e che non elargisce troppe smancerie…insomma un tipo in gamba. Complimenti una bellissima intervista.

  4. Noi siamo anche la nostra fisicità dalla quale nn possiamo prescindere.
    E qui contraddico niente di meno che le Petit Prince dicendo che è attraverso lo sguardo che si arriva a leggere il cuore e scoprire l Essenza che nn di svela negli indizi e nelle parole.
    Sheranoidiamoabbracvieammaccaturenoisiamocarne

  5. Quel cielo azzurro, quella nuvola che passa leggiadra…ci vedo la libertà di un uomo come Avvocatolo che ha “vissuto” fina dalla nascita ma ha saputo sognare (e lo fa ancora: il libro ad esempio e non mi permetto qualcosa sulla sua sfera personale che in qualche modo si percepisce da ciò che scrive), ci vedo quell’altra nuovola che si intravede, un incontro speciale (non so se solo virtuale ma al momento è così) con un’altra anima che sa volare alto, in quel cielo azzurro: Sandro. E ora tornate sulla terra e andate ad apparecchiare su quella tovaglia a quadri, vi aspetta ysingrinus.
    Vi adoro.

    • È tutto virtuale. Pensa che non ci siamo mai nemmeno sentiti (lo stesso con ysi… Ed in realtà anche con te). L’unica persona di word che conosco davvero è tiferett con il quale ci lega un forte sentimento di amicizia nonostante la distanza. Per il resto al momento è tutto virtuale. Ma credimi che mi piacerebbe tantissimo un giorno potervi conoscere davvero, sentire il vostro odore, la vostra voce e trasformare tutti i personaggi che appariamo nelle persone che siamo. Un abbraccio amica mia

    • Fulviaaaa ma anche noi ti adoriamo lo sai benissimo! E quanto siamo felici che tu abbia aperto le danze con Kavvingrinus? 😙😘😘

  6. Un botta e risposta intenso e il video forse contiene il 50% del contenuto di questo colloquio, lo completa. Devo dire che non conoscevo affatto Avvocatolo e sono stato sul suo blog solo per le due tappe di Kavvingrinus, ora una bella approfondita ci sta tutta.

  7. Seguendo te Sandro ho seguito anche le risposte di Avvocatolo, il quale mi ha seguito anche lui. Trovo una persona equilibrata e deve essere anche comprensiva dietro la sua ironia… mi è piaciuta questa intervista, sopratutto la fine …ciao 🙂

  8. Avvo è un uomo dalla sensibilità profondissima. Un giullare della parola – ed è per me è un grande complimento – che sa usare con estrema facilità e grande abilità toccando tutti i registri. Ma leggendo tra le righe esiste un fil rouge che emerge benissimo nella tua bella intervista: l’umanità di Massimo, figlio affettuoso, padre amorevole e marito attento. Una persona che sto scoprendo sempre di più.
    Grazie a entrambi. Tutto molto bello!
    Primula

  9. Un’intervista bella e toccante, una presentazione di Avvo davvero mirabile, intensa, che denota grande sensibilità, insomma non potevi fare di meglio…è un bell’incontro il vostro e vi vedrei bene anche con Ysi sotto un pergolato a bere birra…è un piacere leggere i tuoi scritti e ammirare i tuoi scatti

  10. Amico caro… e però non si fa così! Il tuo commento dovevi metterlo alla fine, chi vuoi che si interessi alla mia intervista dopo aver letto cotanta presentazione! Sei davvero IMMENSO e questo pezzo stupendo mi radica nella convinzione di aver visto davvero giusto su di te! Adesso dobbiamo solo prenderci quella birra col fetentone terrone disegnatore notatore da strapazzo!

  11. ps e anche la foto! Cioè uno che vede la foto manco va avanti! Un cielo, le nuvole e i rami: tutto il mondo, in pratica, in uno scatto. Sei davvero immenso.

  12. L’ha ribloggato su AVVOCATOLOe ha commentato:
    Non posso astenermi dal ri-bloggare l’intervista di Kalosf. Mi ha fatto una presentazione a dir poco commovente! Enjoy un uomo che è semplicemente un mito, di una sensibilità rara e di una serietà d’altri tempi.

  13. Bravi ad entrambi! Quest’idea dell’intervista è davvero notevole. Concordo sul requisito dell’ironia che deve sempre essere presente Nelle persone con cui vieni in contatto. Personalmente tendo sempre a diffidare di chi non ha umorismo anche se è pervaso da buoni principi, ed il buon Avvo ne ha da vendere. Però la foto sotto il pergolato con le birre adesso la vogliamo vedere… 🙂

    • magari… ahahah sarebbe bellissimo incontrarsi…. Mi sa tanto di quelle cose un pò da uomini, un pò malinconiche… ahahah nel mio caso chissà chi andrebbe se Kalosf o Sandro 😉

  14. Bello tu, bello lui, belli voi!
    Mado ka quando presenti tu, si vedono le stelle! E le domande che hai fatto, anzi le affermazioni che hai posto, hanno fatto si che chetto si raccontasse nel migliore dei modi come lui sa fare!
    E guarda che foto… Evocativa ed intimista come al solito…. E tu porti sempre la luce e i colori!
    Vabbe di avvochetto che posso dire? Nulla per non essere ripetitiva e disturbare troppo…. Tanto lui lo sa quanto dentro alla mia pancia sta! Lo sa benissimo e spero non si scocci mai come potrebbe benissimo capitare… L’ironia é sintomo di tanta roba e non tutti possono esserlo…!

    • 🙂 Anche io lo porto nel cuore, quell’Avvo lì. Le “domande/affermazioni” sono nate spontaneamente, perchè mi sembra di conoscerlo da una vita, anche se nella realtà non ci siamo mai visti, nè conosciuti (nemmeno mai sentiti, pensa), ma la “similitudine d’anime” è qualcosa che va assolutamente al di là… 🙂

  15. È bello che ci si riesca a conoscere così profondamente.
    È questo il bello di chi usa come si deve questo mezzo.
    Conoscere chi ci ‘interessa’ e intendo persone con cui abbiamo affinità senza barriere.
    Chissà avvo33 magari mi ti divento amica pure io.

  16. La foto di voi tre sotto ad un pergolato a bere birra! Dopo questa io potrei anche chiudere qui il mio blog 🙂
    Bella intervista, felice di aver scelto la fotografia, perché non avrei saputo rispondervi in maniera così spigliata come Avvocatolo: complimenti a tutti e due.
    E viva Y! 🙂

  17. Questa non è un’intervista,è di più! Mi sembrava di vedervi seduti sul divano, con un bicchiere in mano intenti a chiacchierare. Molto bella.
    Per quanto riguarda la fisicità, sono d’accordo con Avvo’. Nel mare web, non serve guardare una persona negli occhi per capirla, basta leggere con profondità ciò che scrive … e in molti blogger le anime traspaiono anche se li rappresenta un avatar.

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